Terra in vista – Le Olimpiadi spiegate a mio figlio (Radio24, 21/08/2016)

radio24-le-olimpiadi-spiegate-a-mio-figlio_landscape_300x1000“Alla scoperta della sconfitta” era il tema della puntata di “Terra in vista – Le Olimpiadi spiegate a mio figlio” andato in onda domenica 21 agosto 2016 su Radio24. Nel bel programma di Telmo Pievani e Federico Taddia c’era “Olimpiche“, c’erano i bambini e c’era anche Yuri Chechi (che sta in “Olimpiche” a sua volta, così il cerchio si chiude.

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17 thoughts on “Terra in vista – Le Olimpiadi spiegate a mio figlio (Radio24, 21/08/2016)

  1. roberto

    Luca, si vince se si migliora, sono d’accordo…almeno provarci. Il giorno, per eta’, che non si potra’ migliorare serve accendere un altro canale, come credi di affrontare questa “gestione” da capelli bianchi o caduti.
    Mantenimento, la bellezza dello sport, di quello che ti insegna, dovrebbe renderti felice anche se gli anni passano.
    E’ una cultura, una maniera di vivere, radicata talmente tanto che sara’ sempre piacevole uscire per sudare, per sentirsi vivi.
    Lo sport non so se ti rende migliore ma vivo..vivo.. vivo

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    1. Luca Pelosi Post author

      Il giorno in cui, per età, non si potrà migliorare arriverà per forza. Ma nulla ti impedirà di provare a dare il tuo massimo anche in relazione all’età che aumenta. L’importante è saperlo accettare. E, come dici tu, ciò “dovrebbe renderti felice anche se gli anni passano” 🙂

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  2. Roberto

    Luca, leggi la ferocia di questo essere sulla Roma,su De Rossi.Vai su twitter -Avv. Moschini,mamma mia che cattiveria con De Rossi.Assurdo Luca,e’ assurdo.Credo sia bianconero,che brutte cose.

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  3. Roberto

    Lazio-Juve per chi tifi? Fammi interpretare, dico la mia, visto la Juve che rimonta senza problemi e ora non hai vantaggi di nessuno tipo e la giovane carta d’identita’ di questo campionato, sei avulso, forse una bandiera del Guttalax, incolore e inodore.

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  4. roberto

    Sto guardando La Domenica del Romanista, sei defilato a sinistra mentre Cagnucci e’ sul Mississippi e rema con le sue parole che non lasciano replica, Dado sta al gioco e controbatte scherzosamente, e’ forte la cosa perche’ sembri quasi timido Luca, nel tuo “cantone” .
    Direi tifoso del Racing anche se i colori non ti piacciono con l’apodo che racchiude un modo di essere, uno stile inconfondibile…” La Academia” .

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  5. roberto

    Secondo il mio punto di vista non c’e’ una partita prima del 2-0 e una dopo, ci sono circostanze che portano al 2-0 ma senza linearita’ nemmeno nel 1° tempo.
    Ho notato poca precisione e insicurezza dopo il vantaggio, non sono mancate le occasioni , vero, ma il gioco e’ stato poco fluido, la linea difensiva si e’ abbassata e il mediocampo vedeva un grande Kevin e un Naingo stanco, forse dalla battaglia in Coppa dove e’ stato un vero leone. David l’ho trovato perfetto nell’analisi in diretta, in quegli spazi tra la difesa bassa e il centrocampo non sempre messo bene, loro hanno preso molte seconde palle e costruito apprensione.
    Una volta sul 2-0, giustamente si guarda alla cattiva gestione pero’ non e’ stato giocato un 1° tempo come ad Oporto, spumeggiante, dominante,almeno per 30 minuti e anche li’ c’e’ una spina che un po’ si stacca, e’ finito in vantaggio facendo fatica per le varie palle perse, per gli errori in ripartenza, per i cross concessi, con una predisposizione a subire e non a gestire.
    Il Cagliari ha sentito questo odore, ha cavalcato la propria partita, ha messo un 4312 col trequartista su De Rossi e le due punte sul possesso palla dei due centrali, sul primo scarico con la tecnica di Di Gennaro, che metteva ordine dietro. E’ stato premiato perche’ non ha voluto solo difendersi, ha cercato nel suo livello di infastidire una Roma a nomi superiore, la quale ha dato una mano nell’atteggiamento in campo per risorse nervose.
    Nel 2° tempo si doveva gestire meglio ma sono cambiati gli episodi, non il senso della partita dove la cattiva gestione della palla ha sempre tenuto aperto le velleita’ isolane.
    Anche se finiva 2-1 (meglio) , nel mio tabellino avrei messo tante insufficienze, non clamorose, dei 5.5 o 6- ma tante
    Se ero in Spalletti avrei cambiato Salah, tra i peggiori e avrei tenuto El in campo, non avrei tolto Kevin e avrei scelto Naingo da cambiare.
    Giusta l’entrata di Dzeko come quella di Fazio e di Paredes, vero che El e Perotti vanno sulla sx e se usciva Salah uno dei due doveva andare dove piaceva meno, a destra, pero’ qualche cross dal piede giusto poteva capitare a Dzeko, intendo da destra.
    Il 433 leggero mi ha trovato d’accordo, forse credeva nel 352 avversario e quindi mettere Dzeko tra 3 centrali con un centrocampo folto loro, non avrebbe permesso di aumentare i giri e di trovare pertugi giusti per il gigante bosniaco…in piu’ ci metti la lentezza dei loro centrali; credo che la logica del 433 leggero fosse giusta, discorso che ho fatto con Calicchia due ore prima.
    Non so se tutto si possa ridurre alla storia della Roma alla quale manca sempre qualcosa, era una partita come tante che da i 3 punti, e si potevano prendere senza giocare con il fioretto o la spada , nel campionato saranno molte queste gare con i bastoni tra le razze, con nascondigli pericolosi, bisogna saperle vincerle e portarle a casa, altrimenti addio sogni di gloria.
    Sulla sfortuna d’annata non sarei cosi’ severo, crogiolarsi su questi dati vuol dire aver perso prima di combattere, la Roma dal suo Presidente all’ultimo cuoco non ci sta, ha tutto per invertire o migliorare queste disfunzioni dentro ad ogni gara che le altre sfruttano sempre al massimo.
    Calma Luca, credo che si debba allontanare l’ombra europea, ma inconsciamente vivacchia nelle menti, come successe al Milan dopo la paliza di La Coruna quando gioco’ contro l’Empoli con testa e cuore sulle nuvole, solo un rigore inesistente su Tomasson gli diede la vittoria a fine gara.
    Quindi, un po’ piu’ severo sulla prestazione tua e di Luca, ma con prospettive piu’ rosee, credo in questa squadra, credo in questo tecnico, credo in questa societa’, credo nella Roma.
    Ciao Luca, ti stimo.

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    1. Luca Pelosi Post author

      Ci credo anche io, ma ci sono un bel po’ di problemi da risolvere. Alcuni dei quali, leggendo la tua attenta analisi, li hai anche individuati. Se guardi, in queste prime 4 partite non ce n’è stata mai una tutta bella o una tutta brutta. Ma in ognuna delle 4 si sono alternati momenti fatti bene a momenti fatti male. C’è da arrivare a fare 90 minuti di fila tutti bene, qualsiasi cosa succeda. Non credo alla semplice ipotesi “Squadra che va in vantaggio e non sa gestire”. E’ successo a Cagliari, vero. Ma a Porto c’è di mezzo l’espulsione, mentre con l’Udinese dopo il vantaggio la squadra ha volato. Propendo per fragilità psicologica. Spiega le espulsioni di coppa, alcuni errori su cose che in realtà i giocatori sanno fare, le reazioni in 9 contro 11 col Porto e dopo il 2-2 col Cagliari. C’è da lavorare. Ma non si raggiunge niente senza lavorare.

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  6. roberto

    quanti messaggi che mando, Fallica tra un po’ mi manda a quel paese come Sordi.
    Mi sento partecipe dei vostri programmi, datemi l’Alt.

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  7. roberto

    leggo ora la tua curiosita’ sul hecho dell’ apodo Academia.
    Academia o El Primer Grande ha origini antiche, siamo agli albori del football, allora chiamato ” Era Amatoriale”.
    Questi record vigenti nascono dalla supremazia del Racing dal 1913 al 1925 quando vinse 9 campionati, 7 di fila 13-19, per 5 volte termino’ senza sconfitte, 14-15-18-19 e 25, nel 19 vincendo tutte le partite terminando a 26 punti, 28 le vittorie di seguito tra la stagione 18 e 19, campione argentino con il promedio / media gol subiti migliore, (0.20) 4 su 20 gare nel 1917, migliore nella differenza reti, 95 a favore e 5 contro su 24 partite nel 1915.
    Altri record piu’ recenti ci dicono di tre vittorie consecutive con 8 gol, 8-2 a Platense, 8-2 all’Estudiantes e 8-1 al Lanus nel 1938, il miglior campione argentino per punti fatti,61 nel 1966, prima squadra Argentina a vincere la Coppa Intercontinentale 1967 contro il Celtic vittorioso sugli “onestoni”.
    C’e’ da dire che nel 2013 i valori statistici sono stati ribaltati perche’ l’Era Amatoriale non veniva computata mentre l’Afa riconosceva solo l’Era del professionismo dal 1931. Per capire la confusione, una volta accettati i titoli amatoriali, questi arrivano fino al 1934, ma come dirai, eh si, se guardi nel sito dell’Afa dice cio’, figli e figliocci, entita’ diverse ma valide entrambe, 31 inizio del professionismo e 34 termine dell’Era amatoriale.
    Si sono sprecate le lamentele perche’ i titoli amatoriali di fatto cambiavano, con sorpassi sui trofei tra rivali storici, la hit-parade; venivano giocati da club di Buenos Aires e dintorni,in rari casi da altre citta’, normale confusione per quegli anni dove stava nascendo la cosa rotonda piu’ bella del mondo per un popolo che vive e mangia calcio.
    Anche nel nostro orticello se giriamo la testa e ci allontaniamo di un secolo, esistono faccende irrisolte o tornei poco chiari, questo succedeva pure li’, si parlo’ molto di questo approvvigionamento se fosse giusto o meno, sta di fatto che Il Racing si e’ giovato dei titoli di allora e ha sorpassato gli arcirivali dell’Independiente.
    Da 14 a 8 Independiente ora siamo a 17 a 16 per il Racing, solo per i campionati, nel computo finale dei titoli loro mettono anche le coppe nostrane, meglio sorvolare nell’era amatoriale, e quelle internazionali per un totale di:
    Boca 61 titoli divisi in,24 campionati era professionale,6 era amatoriale, 12 coppe locali e 18 titoli internazionali.
    River 53 titoli, 35-1-8-9, Independiente 41, 14-2-9-16 e Racing 32, 8-9-12-3.
    Come tifosi e’ la 4 in Argentina, difficile la stima ma i dati danno un 40.4% del Boca, 32,6% del River, 5.5% dell’Independiente e 4.2% del Racing tallonato dal San Lorenzo al 3.9%.
    A margine di tutto, hai una postura Academica, distinta, un modo di porti poco visibile ma molto importante.
    Non ti vedo tifoso del Boca, tendenzialmente un tifo di poveri o de potrero,nulla contro, ma peggio poco distinti, sembrera’ strano ma molto aiutati dagli arbitri, tu non sei un hombre del pueblo come amano vantarsi, Dio e’ del Boca, dicono, che!!!!!!?????
    Non ti vedo dell’Independiente dove scorre molto sangue e titoli, con istinti primordiali, Fallica e’ piu’ adatto, nemmeno del River, al centro dell’attenzione di Presidenti,vedi Menem, troppo visibile questa istituzione, paragonabile a una delle nostre 3 grandi italiane.
    Il Racing ha un tifo tendenzialmente benestante e intenso, direi DISTINTO come sei tu,una filosofia che rivedo in te…
    Ah dimenticavo,le 5 grandi sono River, Boca, Independiente, Racing e San Lorenzo, decisione presa dalle istituzioni nel 1937 volendo dare piu’ potere a chi aveva piu’ soci, titoli e antichita’ di nascita, la sesta sarebbe il Velez, vorrebbe sentirsi grande perche’ negli ultimi 20 anni ha vinto molto, nessuno lo caga, anzi viene preso in giro perche’ la cancha esta siempre vacia, li’ danno importanza a queste cose altrimenti non si chiamerebbe Argentina.

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  8. roberto

    dati 29 maggio 2016…il River ha vinto poi la Recopa contro l’Independiente del Valle 0-0 2-0, chi vince la Libertadores e la Sudamericana giocano la Copa

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  9. roberto

    Dopo l’assolo per Ternana-Foggia con l’abbonamento a Cesena, quel giorno infatti c’era Cesena-Bari dove vinse 1-0 con rete di Bogdani, avevo l’orecchio a Cesena e gli occhi per Zemanlandia…altro assolo per vedere Zeman in Pescara-Brescia posticipo del Lunedì, pareggiarono mi sembra.
    Visto che sono istintivo, oggi ho chiesto alla mia Arnalda di venire a Roma, perfetto.
    Allora, ha parenti a Roma che mi vogliono conoscere, fanno i biglietti e ci ospitano…grandiosoooo, addirittura ne approfittano e vengono pure loro.
    Per effetto dei miei flash, andai a vedere St.Etienne-Bordeaux il 15 Agosto 2015 dal nulla, il Cesena e’ gemellato col St.Etienne come lo Stoccarda, l’Osasuna, credo il Mantova e il Brescia sicuro, amici col Palermo.
    La cosa buffa e’ che anche St.Etienne e Bordeaux sono gemellati,non lo sapevo pero’.
    Quindi verremo a Roma e tutti allo Stadio Olimpico caro Luque…Argentina 78.

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