As Roma Story: “Italo Foschi – Papà Roma”

 “Roma sei madre, sei moglie e amante”, si cantava quasi 40 anni fa. Per un uomo, però, la Roma è una figlia. L’ha fatta nascere 90 anni fa. Quest’uomo è Italo Foschi e il documentario della serie “As Roma Story” dedicato a lui si chiama proprio Papà Roma. Andrà in onda oggi (sabato 2 dicembre) alle 21 e domani (ovviamente domenica 3 dicembre) alle 17 e alle 23 su Roma TV (canale 213 Sky). E’ stato un lavoro lungo, non semplice, ma per molti aspetti entusiasmante. Al punto tale da lievitarmi tra le mani e finire col raccontare non solo chi era il fondatore della Roma, ma anche chi collaborò con lui e chi erano i giocatori e i dirigenti della prima Roma.

Il documentario racconta quello che per un padre è il giorno più bello, cioè la nascita della figlia, ricostruendo le fasi della pre-fondazione e le società che confluirono nella Roma, rivelando anche il racconto di un testimone oculare finora rimasto inedito (Alberto Marchesi, ex giocatore del Roman e poi giornalista, in un suo articolo pubblicato sul Corriere dello Sport l’8 giugno 1977). Viene mostrato anche l’unico esemplare esistente della maglia indossata dalla Roma nella stagione 1927-28. Si raccontano anche le storie dei padri fondatori della Roma (“Gli zii”, così definiti nel capitolo “Italo e i suoi fratelli”) e dei giocatori del 1927, verso i quali Foschi ha sempre nutrito una grande attenzione (“I nipoti”), fino alla vittoria della Coppa Coni. Come ogni papà, peraltro, Italo Foschi ha avuto il coraggio di capire quando al figlia era pronta per camminare con le sue gambe. Figlia alla quale aveva costruito anche una casa, Campo Testaccio. Ed è bello scoprire anche quanto sia rimasto attaccato alla Roma anche dopo aver lasciato la presidenza, fino alla morte, avvenuta nel 1949 quando seppe che la Roma aveva perso con la Sampdoria. E quanto fosse forte il rapporto tra i giocatori della prima Roma e anche quanto fossero profondamente tifosi e fieri di indossare quella maglia. Tantissimi gli aneddoti, alcuni divertenti e altri commoventi.

Il documentario è anche l’occasione di far vedere per la prima volta foto inedite e documenti preziosissimi, come la relazione sociale al termine della stagione 1927-28 con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito a far nascere la Roma e firmato all’epoca da Piero Crostarosa.

Al ringraziamento partecipano tutti gli eredi dei personaggi e delle realtà che fecero nascere la Roma e che ringrazio anche da qui. Si tratta di Riccardo Zingarelli (nipote di Italo Foschi), Alessandro Igliori (nipote di Ulisse Igliori), Giovanni Crostarosa (nipote di Piero e Giorgio Crostarosa), Roberto Mencattini (Fortitudo), Gabriele Venturini (Audace), Andrea Carpi (figlio di Giorgio Carpi), Mirca Ferraris e Francesco Marini (nipoti di Attilio Ferraris), Stefano Degni (nipote di Giovanni Degni), Luciana De Micheli (figlia di Mario De Micheli), Giancarlo Corbyons (figlio di Giovanni Corbyons), Giancarlo Cerretti (figlio di Angelino Cerretti), Alvise Mattei (nipote di Attilio Mattei), Giorgio e Michelangelo Maddaluno (figli di Antonio Maddaluno), Mariella Sacerdoti (figlia di Renato Sacerdoti).

Ancora oggi spesso ci si divide, tra romanisti, riguardo alla nascita della Roma. Credo che però su alcune cose non si possa che essere uniti: sulla figura di Italo Foschi e sul senso profondo dell’essere romanisti. Qualcosa che nacque spontaneamente in città e in chi indossava la maglia della Roma 90 anni fa. Il documentario prova a trasmettere soprattutto questo.

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